Sostenibilità: un termine oggi impiegato nei più svariati contesti, una parola che racchiude nella sua essenza un significato profondo, legato al prendersi cura di ciò che abbiamo, in modo semplice ma responsabile.
Un principio perfettamente incarnato dal progetto messo in essere da Olimpia Splendid, azienda con headquarter bresciano che ha dato vita a un’interessante iniziativa pensata proprio per parlare di sostenibilità e creare bellezza.
Il progetto riguarda un’opera di Street Art, commissionata da Olimpia Splendid e realizzata da una studentessa dell’Accademia LABA, per Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura.
Intitolata “Il Giardino del Futuro”, l’opera di Letizia Olivieri – studentessa della Scuola di Decorazione e Interior Design dell’Accademia Belle Arti LABA Brescia – è stata inaugurata martedì 17 ottobre in Via Nino Bixio 4, nel centro storico di Brescia, dove sarà visibile fino al 31 dicembre. Un’opera di street art che raffigura una ragazza e un bambino mentre innaffiano dei fiori: piccoli, grandi gesti, da cui dipende il futuro di questo giardino, proprio come il futuro del nostro Pianeta dipende dai gesti di ciascuno di noi.
All’inaugurazione dell’opera – abilmente sviluppata intorno a Unico, il climatizzatore senza unità esterna che permette la massima integrazione architettonica – erano presenti Marco Saccone, CEO di Olimpia Splendid; Marco Senaldi, Direttore Artistico di LABA; Letizia Olivieri, autrice dell’opera; Stefano Karadjov, Direttore di Fondazione Brescia Musei; Roberta Vanni, Resp. Marketing di Olimpia Splendid.
«Lo scorso maggio abbiamo lanciato una sfida ai giovani talenti dell’Accademia LABA: interpretare in un’opera l’unione tra Bellezza e Sostenibilità. La proposta di Letizia ci è subito piaciuta, perché si integra perfettamente con l’architettura di questo palazzo, proprio come abbiamo fatto noi alcuni anni fa, climatizzando l’intero edificio senza l’installazione di unità esterne» – spiega Marco Saccone, amministratore delegato di Olimpia Splendid, produttore italiano di tecnologie per l’home comfort, conosciuto per aver brevettato Unico, il climatizzatore in pompa di calore senza unità esterna. «Da quasi 70 anni ci prendiamo cura del comfort di una casa, nel rispetto di ciò che la circonda» – prosegue Saccone – «Ecco perché sviluppiamo soluzioni sostenibili, sia a livello ambientale che architettonico, capaci di rispettare la bellezza delle case e delle città. In occasione di questo anno speciale per Brescia e Bergamo, volevamo aggiungere al nostro storico impegno qualcosa in più: contribuire a creare bellezza, trasformando questo palazzo in una tela bianca per dei giovani artisti».
«L’Accademia di Belle Arti LABA, che tra le sue Scuole ha anche quella di Decorazione, è sempre orgogliosa di partecipare alle collaborazioni col mondo dell’industria e dell’innovazione, per creare sinergie tra l’esperienza formativa ed educativa e la dimensione produttiva» – commenta Marco Senaldi, direttore artistico di LABA. «Nel caso di Olimpia Splendid, realtà produttiva che ha creato un prodotto capace di rivoluzionare la tecnologia del riscaldamento/raffreddamento domestico, con ricadute anche sull’estetica urbana, la partecipazione dei nostri studenti al contest di decorazione su un palazzo cittadino è stata occasione per mettere alla prova ciò che si impara in aula e confrontarsi con le esigenze e le complessità del mondo reale».
Il progetto Creiamo Bellezza, nato dalla collaborazione tra Olimpia Splendid e l’Accademia Belle Arti LABA Brescia, è stato selezionato tra i 30 migliori esempi di cultura d’impresa che Confindustria Brescia espone, dallo scorso maggio, all’interno della Fabbrica del Futuro. Il primo weekend di ottobre è stato inoltre protagonista della partecipazione di Olimpia Splendid a Futura Expo: l’esposizione di Pro Brixia dedicata alle best practices di economia sostenibile. Infine, nel mese di novembre, l’opera in scala sarà riprodotta all’interno delle biglietterie del Museo Santa Giulia di Brescia, per raccontare l’evoluzione urbana dell’arte.
Davvero Unico
L’Italia può vantare il più grande patrimonio urbano al mondo, con centri storici di grande pregio architettonico. Alla fine degli anni Novanta, la volontà di rispettare questa ricchezza paesaggistica iniziava però a scontrarsi con la necessità di portare le tecnologie per il raffrescamento estivo anche nei palazzi protetti da vincoli architettonici. Per evitare l’installazione di unità esterne sulle facciate, il climatizzatore portatile rappresentava l’unica alternativa, ma con limiti sul fronte dell’efficienza e delle prestazioni. Da qui l’idea rivoluzionaria, diventata poi brevetto Olimpia Splendid nel 1999: realizzare un climatizzatore fisso che per il ricircolo dell’aria esterna utilizza 2 fori sulla parete, di soli 20 cm di diametro. Nasce così Unico, il climatizzatore a pompa di calore senza unità esterna che ha consentito ad Olimpia Splendid di raffrescare i centri storici delle più belle città italiane ed europee, arrivando poi a conquistare anche l’Australia e gli Stati Uniti.
Unico di Olimpia Splendid è oggi un’ampia gamma di soluzioni per raffrescare 1 o 2 stanze, in modo più sostenibile sia a livello architettonico sia ambientale. La perfetta integrazione fuori casa trova, dentro gli spazi domestici, un rigoroso studio delle forme, studiate in collaborazione con industrial designer italiani emergenti o di fama mondiale, tra cui Matteo Thun e Antonio Rodriguez, per inserirsi armoniosamente nei diversi stili di arredo. Dal punto di vista ambientale, Unico di Olimpia Splendid è un prodotto sviluppato sulla base dell’impronta del suo intero ciclo di vita, con una rigorosa progettazione delle diverse fasi. Dall’ingegnerizzazione, che include motori inverter di ultima generazione ad alta efficienza e componenti in plastica riciclata post-consumo facilmente riparabili o sostituibili, fino alla produzione, realizzata nella Smart Factory di Cellatica (Brescia) utilizzando energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Importante anche il lavoro sui refrigeranti, con un basso potenziale effetto serra, e sugli imballi, che dal 2024 saranno al 98% plastic free e in cartone certificato FSC, proveniente da materiale riciclato e/o legno controllato.
Il Caso Studio
In un antico quartiere del centro storico di Brescia, a pochi passi dalle Università, un palazzo di 4 piani è stato completamente ristrutturato nel 2017 con un intervento che ha permesso, da un lato, il recupero e la valorizzazione degli elementi architettonici di maggiore pregio e, dall’altro, l’elettrificazione di tutti i consumi dell’edificio.
Destinato a residenza, l’immobile è oggi uno spazio contemporaneo che si distingue per la totale assenza di gas, l’efficienza energetica (classe B) e il comfort climatico full electric di Olimpia Splendid, che ha installato in ogni stanza e nelle zone comuni, dei climatizzatori senza unità esterna Unico. L’esigenza di rispettare la bellezza dell’edificio con un impianto snello e poco invasivo – sia fuori che dentro – e la volontà di offrire un comfort annuale sicuro, semplice da gestire e veloce nella messa a regime, ha trovato in Olimpia Splendid la soluzione ideale. Le 9 unità installate permettono il riscaldamento, il raffrescamento e la deumidificazione degli ambienti, con potenze variabili da 1.8 a 3 kW e diverse estetiche, selezionate per integrarsi al meglio negli spazi sottofinestra a disposizione.
Marco Saccone, CEO di Olimpia Splendid
Le prestazioni delle soluzioni senza unità esterna possono offrire lo stesso comfort delle macchine tradizionali?
«Trattandosi di climatizzatori senza unità esterna e quindi con la componentistica, che generalmente è divisa in due unità, tutta concentrata internamente, hanno un equilibrio e un compromesso, che è riferito soprattutto ai livelli di potenza termica e ai livelli di rumore. Il compromesso che abbiamo trovato grazie alla tecnologia inverter è molto positivo, ci avviciniamo moltissimo ai livelli di comfort delle macchine tradizionali, anche se chiaramente non possiamo equipararlo, per evidenti limiti fisici e installativi. Dal punto di vista della tecnologia per noi sono tre gli aspetti fondamentali: la geometria della parte di ventilazione, che continuiamo a studiare e a migliorare per far sì che il flusso dell’aria sia il meno turbolento possibile; i motori inverter di ultima generazione; la geometria della macchina e i materiali fonoassorbenti, che sono tutti di ultima generazione, quindi vibrano meno, trasmettendo anch’essi meno rumore. Se dobbiamo parlare di Double Duct, cioè di questa tipologia di applicazione, possiamo affermare che negli anni abbiamo fatto salti di qualità notevoli».
