«L’amministratore di condominio ci chiede se un condomino può tenere, all’interno di un appartamento, una bombola di gas (non da usare per la cucina) ma da utilizzare per stufetta a gas catalitica senza canna fumaria. Qualora la risposta fosse affermativa, può indicarci le condizioni necessarie perché l’impianto sia a norma?», chiede un lettore di GT.
La normativa di riferimento è la UNI 7131:2023 che al punto 4.1.1 rimanda al comma c) per l’ubicazione e l’idoneità di installazione degli apparecchi utilizzatori e per l’installazione degli stessi: alle prescrizioni della UNI 7129-2:2015. La UNI 7129 consente l’installazione in ambienti abitativi di apparecchi per il riscaldamento di tipo A – B – C secondo la classificazione e le caratteristiche previste dalla UNI CEN/TR 1749 “Schema europeo per la classificazione degli apparecchi a gas”.
Per stufette catalitiche A si intendono apparecchi a camera aperta, senza alcun condotto o dispositivo per l’evacuazione dei prodotti della combustione come indicato nella UNI 7128:2015 punto 4.1 a cui si rimanda per una lettura integrale: 4.1 apparecchio di tipo A: Apparecchio non previso per il collegamento a camino/ canna fumaria o a dispositivo di evacuazione dei prodotti della combustione all’esterno del locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo dell’aria comburente e l’evacuazione dei prodotti della combustione avvengono nel locale di installazione.
La norma UNI 7129-2:2015 al punto 4.2.1.6 vieta l’installazione di tali apparecchi:
- nei locali uso bagno, gabinetti, camere da letto e monolocali
- nei locali con volume minore di 1,5 mc per ogni kW di portata termica installata e minore di 12 mc
- in un unico locale, se la portata termica nominale complessiva dei medesimi è maggiore di 15 kW.
Il locale dove viene installato un apparecchio di tipo A deve essere sempre aerato e ventilato in modo diretto secondo quanto previsto al punto 4.3.2 della UNI 7129-2:2015 e nello specifico devono essere realizzate:
- una apertura rivolta verso l’ambiente esterno, destinata alla aerazione del locale, posizionata in prossimità del soffitto, e comunque ad un’altezza non inferiore a 1,8 m dal pavimento, avente una sezione netta almeno pari a 100 cmq;
- un’altra apertura verso l’ambiente esterno, destinata alla ventilazione del locale, posizionata in prossimità del pavimento.
La distanza tra il filo inferiore di tale apertura e il pavimento non deve essere maggiore di 300 mm, e la sezione netta almeno pari a 100 cmq. Comunque, al termine dell’installazione dell’apparecchio, con relative opere edili di adeguamento, l’installatore dovrà rilasciare la Dichiarazione di Conformità, completa di allegati obbligatori e del Libretto di uso e manutenzione.