ROBUR (Verdellino/Zingonia, BG) presenta le pompe di calore ad assorbimento a metano, soluzione ideale per la riqualificazione degli impianti termici e frigoriferi in ambito industriale.
Intervenire sui fabbricati industriali esistenti, ed in particolare sugli impianti tecnologici termici e frigoriferi con l’obiettivo di ottenere un importante miglioramento energetico è spesso molto difficile ed è uno dei motivi principali che ne determinano la mancata validazione nelle valutazioni di sostenibilità tecnico-economica facendo spesso propendere per la sostituzione dei vecchi impianti perlopiù costituiti da caldaie e chiller elettrici (questi ultimi in presenza anche di condizionamento degli ambienti lavorativi) con soluzioni tecnologiche tradizionali a basso costo.
Negli ultimi anni tuttavia, tra le tecnologie disponibili per gli interventi di efficientamento termico, soprattutto nel settore della riqualificazione degli impianti termici e frigoriferi in ambito industriale, si sta distinguendo la tecnologia dei sistemi di riscaldamento ad assorbimento acqua-ammoniaca che è entrata con successo in questo contesto grazie alle caratteristiche tecnico-qualitative di queste apparecchiature ed alle formule di incentivazione per gli interventi di riqualificazione energetica che premiano ottimamente questa tecnologia, permettendo di raggiungere tempi di ammortamento dell’investimento pienamente sostenibili.
Nello specifico le unità ad assorbimento sono l’ideale sintesi di una “caldaia” e di una “pompa di calore elettrica”, coniugando i plus di entrambe. Infatti impiegano quale energia primaria per il funzionamento il gas metano, ma raggiungono efficienze sull’energia primaria anche superiori al 170% grazie alla capacità di recuperare energia rinnovabile dall’aria (per le versioni aerotermiche), dall’acqua (per le versioni idrotermiche) o dal terreno (per le versioni geotermiche), il tutto senza significativi impegni elettrici (non richiedono pertanto rispetto le soluzioni con pompe di calore elettriche, costosi e difficili adeguamenti della infrastruttura elettrica quali cabine di trasformazione da bassa a media tensione, trasformatori, ecc.).
In generale le pompe di calore ad assorbimento hanno la capacità di produrre acqua calda fino a 65 °C nel riscaldamento (nella versione aerotermica questa temperatura viene garantita anche in presenza di temperature dell’aria esterna fortemente negative sino a -20 °C), si prestano quindi ad essere impiegate senza particolari accorgimenti anche negli impianti idronici esistenti con aerotermi o radiatori.
Le stesse unità in una specifica versione “reversibile” possono essere impiegate per la produzione di acqua refrigerata per soddisfare anche le esigenze di condizionamento degli ambienti.
Va anche sottolineato l’aspetto fortemente ambientale di questa tecnologia: le unità ad assorbimento non usano refrigeranti basati su fluidi florurati, bensì un refrigerante naturale quale l’ammoniaca con GWP (Global Warming Potential) uguale a zero, ottenendo in questo modo la completa esenzione dagli obblighi derivanti dalla Direttiva Europea “F-Gas”.
In Italia ENEA ha monitorato sul campo la prestazione della tecnologia ad assorbimento e ne ha confermato la valenza energetica: “I valori massimi sono molto elevati e tali da prefigurare per grandi linee un risparmio sul consumo gas sino al 50-60% superiore rispetto alle caldaie a metano ad alta efficienza o del 40% rispetto a quelle a condensazione.” (estratto dal report di prova di Enea).
Infine fra i vantaggi offerti dalle pompe di calore ad assorbimento si evidenzia:
– l’accesso agli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0, Ecobonus e dal recente Decreto Rilancio (Superbonus 110%);
– l’impiego prevalente di gas metano che in ambito industriale beneficia della defiscalizzazione delle accise, con quindi un costo della fornitura alquanto competitivo;
– la possibilità di installazione direttamente all’aperto senza necessità di protezione dagli agenti atmosferici e senza centrale termica;
– la disponibilità di unità già preassemblate idraulicamente ed elettricamente per un semplice e diretto collegamento agli impianti ad acqua;
– l’impegno di energia elettrica estremamente contenuto;
– la sicurezza del servizio, dovuta alla modularità del sistema, senza necessità di backup anche nel caso di servizi non interrompibili;
– la parzializzazione del funzionamento in funzione dell’effettivo carico termico/frigorifero richiesto con costi di gestione proporzionati al grado di utilizzo degli impianti;
– l’efficienza costante nel tempo e l’estrema affidabilità operativa (nessuna parte meccanica in movimento all’interno del circuito ad assorbimento).
ROBUR, infine, ha messo a disposizione dei propri partner e professionisti del settore, i file BIM (Building Information Modeling) dell’intera gamma di Pompe di Calore a Gas GAHP.