Progetto Group. “Riflettere” con design

«I nostri specchi fanno parte di una nuova generazione di elementi più resistenti e ad alto coefficiente di sostenibilità – più rispettosi, quindi, dell’ambiente e della salute dei consumatori» – Giacomo Bortone, titolare di Progetto Group

Il 2023 per Progetto Group è trascorso all’insegna di interessanti novità e di un positivo ampliamento. Il leitmotiv è sempre quello di arredare il bagno ottimizzando lo spazio e strizzando l’occhio alla sostenibilità. Ce lo racconta il fondatore dell’azienda Giacomo Bortone.

Giacomo Bortone, titolare di Progetto Group di Monteriggioni (SI), ci ha raccontato le ultime novità della sua azienda, tra le piccole e medie imprese più promettenti nel segmento arredo-bagno con riferimento alla realizzazione di specchi e accessori.

Partire con un passo indietro è necessario per ricordare la genesi di questa realtà giovane, fresca e in forte crescita, che ha poco più di dieci anni. Dopo il diploma al liceo scientifico, Giacomo Bortone ha iniziato a lavorare in un’azienda del settore ITS, dapprima facendo l’operaio in fabbrica, passando per l’ufficio tecnico e arrivando infine al reparto commerciale. È stata un’escalation che gli ha permesso di crescere professionalmente, fino a decidere, insieme alla cugina Francesca Niccolini, di mettersi in proprio.

Nasce così Progetto Group, impegnata senza sosta in un’attività di ricerca e sviluppo volta all’innovazione e interessata da una forte fase di espansione, con l’implementazione notevole delle maestranze, l’ampliamento recente di uffici e area produttiva e gli investimenti per migliorare ulteriormente il servizio post-vendita.

Nell’ultima intervista ci raccontava di un periodo particolarmente positivo e di novità alle porte. Oggi cosa possiamo raccontare?

Giacomo Bortone, titolare di Progetto Group

«In effetti, Progetto Group sta crescendo in modo importante e quindi ci stiamo strutturando di conseguenza. Per ampliare la produzione abbiamo acquistato un nuovo capannone, che ci ha messo a disposizione 1.000 m2 in più di spazio rispetto ai 5000 m2 già esistenti.

Inoltre, in collaborazione con una start up dell’Università di Ingegneria di Pisa, abbiamo di recente inserito un’isola robotica all’avanguardia per migliorare e velocizzare l’assemblaggio degli specchi».

In che modo queste novità si riverberano sull’offerta al mercato?

«Stiamo uscendo con un nuovissimo catalogo che porta con sé un importante restyling a livello di immagini e si è arricchito di nuove e interessanti soluzioni. Ci presentiamo confermando il valore di soluzioni già note e mettendo in campo alcune nuove proposte, come alcuni prodotti firmati dal bravissimo designer Danilo Fedeli, in grado di elevare ancora di più l’appeal estetico della nostra offerta».

Possiamo dire che il design è un vostro faro?

Secret

«Abbiamo iniziato un nuovo percorso in cui per noi sono centrali design e mercato retail e, di conseguenza, abbiamo fatto scelte per posizionarci su una fascia ancora più alta. Un altro faro è anche l’offerta di customizzazione dei prodotti, sia per quanto riguarda gli specchi sia per quanto riguarda gli accessori, cercando di essere più flessibili in base alle richieste dei clienti in modo da offrire un valore aggiunto ancora maggiore.

Che siano con o senza cornice, utilizzati nel rivestimento di pareti, inseriti nei mobili, nei tavoli, nelle porte o nelle mensole, i nostri specchi sono il prodotto ideale in ambito residenziale, commerciale e nel settore contract, grazie all’eccellente servizio di personalizzazione e progettazione».

In questa direzione fortemente orientata al design, quali altri collaborazioni avete scelto?

«Abbiamo stretto una collaborazione duratura con professionisti come Bruna Rapisarda, designer esperta che opera ormai da molti anni nel settore. È firmata da lei, in particolare, la nostra ultima collezione di specchi contenitori, presentata quest’autunno: inserita nell’ambito di un programma di forme, colori e spazi divertenti e originali, racchiude a livello di concept diversi prodotti e modelli, accomunati da un unico obiettivo: stupire».

Che tipo di specchi sono?

«Partiamo da Clip, uno specchio compatto dalle linee stondate. La sua caratteristica principale è la maniglia unica: una sfera in vetro di Murano trasparente, colorata e preziosa, che si rivela anche la chiave per aprire un utile contenitore. Nella linea c’è anche Stone, specchio con un’inconsueta forma minimale e irregolare con una speciale superficie riflettente, che cela dietro di sé un piccolo ed essenziale contenitore.

Stone

Secret permette invece di sfruttare ogni più piccolo spazio, cosa fondamentale nel caso di un ambiente bagno poco ampio, utilizzando nicchie e piccole porzioni di muro dimenticate, come per esempio quelle a fianco di una doccia. Gli specchi Secret sono realizzati in lamiera piegata e rifinita con vernice epossidica e quindi sono disponibili in tanti colori alla moda. Infine, Fold è una lastra di metallo dalla forma serpentina opportunamente piegata, che può dare vita a un oggetto per un bagno contenuto, ma ricco di funzioni».

Altre linee di successo con design Bruna Rapisarda?

«Per esempio, c’è Strip, il cui concept parte da un sistema lineare con barra in alluminio illuminata da personalizzare con specchi, mensole, ganci e oggetti d’uso quotidiano. La barra è disponibile in varie dimensioni e funge da supporto per tutti i complementi, per una collezione modulabile e versatile, componibile in maniera originale sia per quanto riguarda le funzioni, sia per quanto riguarda finiture e colori».

Clip

Non c’è limite alle forme degli specchi?

«Noi proponiamo una gamma davvero ampia, che varia per forma, ma anche illuminazione, funzioni personalizzate, funzioni elettroniche, trattamenti della superficie e dimensione. Possiamo fare l’esempio di Egg, il cui nome lascia già intendere una forma ovale, semplice e pulita. Hunter è invece rettangolare con cornice in metallo e retroilluminazione, Mixer è tondo con disegni di luce serigrafati e retroilluminati, Bean ha una forma irregolare e fluida, mentre Nettuno ha una forma unica tra rettangolare e ovale, impreziosita da una cornice lavorata e retroilluminata.

Due parole sul ciclo produttivo?

Gli specchi di Progetto Group vengono realizzati con una vernice di protezione a base d’acqua, senza piombo aggiunto, mantenendo al minimo l’uso dei solventi.

«I nostri specchi fanno parte di una nuova generazione di elementi più resistenti e ad alto coefficiente di sostenibilità – più rispettosi, quindi, dell’ambiente e della salute dei consumatori. Per questo, utilizziamo una vernice di protezione a base d’acqua, senza piombo aggiunto e con un uso minimo di solventi.

Nonostante ciò, i prodotti mantengono tutti i pregi e le prestazioni cui siamo abituati, come qualità di riflessione, durevolezza, facilità di lavorazione e trasformazione».

Resistenza e alto coefficiente di sostenibilità sono caratteristiche quindi di rigore…

«Sì, a partire dalla collezione Tape ideata insieme a Bruna Rapisarda: la particolarità è l’intelaiatura di metallo che incornicia lo specchio, dalla forma irregolare, come un nastro fine ed elegante. La versione nero matt, si integra in qualsiasi ambiente».

PROGETTO GROUP E LA DISTRIBUZIONE
In Italia l’azienda è ben radicata con agenti di rappresentanza e distributori in tutte le regioni.

«Grazie al nuovo catalogo andremo a migliorare e ampliare ulteriormente la nostra rete di clienti e distributori e saremo in grado di affrontare mercati più complessi. Sarà il punto di una nuova partenza per continuare a crescere».

Bortone sottolinea anche come sia una grande fortuna essere ancora legati al singolo negoziante e poter vivere il rapporto umano e di fiducia che ne deriva. «Per chi produce, più è diversificato il mercato e meglio è, poiché il canale di distribuzione rappresenta per noi l’accesso a migliaia di potenziali clienti, compresi gli showroom di fascia alta».